Vi aspettiamo al Convegno ANRA!

21/10/2022 Autore: Salvatore Lampone

vi-aspettiamo-al-convegno-anra

La scelta di incentrare il principale evento annuale di ANRA sul tema dell’Intelligenza Artificiale e sul valore dei dati trae origine dalla considerazione dell’influenza sempre più ampia di queste tecnologie in tutti gli ambiti della società e del ruolo fondamentale del giudizio umano

Nei giorni 24 e 25 ottobre prossimi ci vedremo al Convegno annuale dell’Associazione che si svolgerà presso il Milano Convention Centre.

Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione ha valutato molteplici temi da discutere e confrontare per l’occasione, ma senza esitazione ha scelto l’argomento che riguarda lo sviluppo e l’uso dell’Intelligenza Artificiale, ciò che senza dubbio oggi occupa la strategia di istituzioni internazionali e governi, centri di ricerca e industrie di tutti i settori.
Il riferimento, in linea generale, è a tutti quei sistemi software e hardware e alle tecnologie che agiscono al fine di acquisire e interpretare dati, “ragionare” sulle conoscenze acquisite e formulare conclusioni o proposte con riferimento a obiettivi definiti. In altri termini, sistemi e tecniche in grado di rivoluzionare la società, l’industria e le amministrazioni.

Nell'ultimo decennio abbiamo assistito in modo particolare all’incremento costante di risorse destinate allo sviluppo di politiche e strategie sulla governance dell'IA da parte di organizzazioni governative e intergovernative, mentre l’industria, analogamente, ha investito e investe sempre di più in applicazioni operative di big data analisys e intelligenza artificiale.

La governance attiva e informata, nonché l’applicazione delle tecnologie di intelligenza artificiale, si palesa ormai come una priorità.

Secondo una ricerca della Stanford University (The A.I. Index report 2022), a livello globale l'investimento privato nell'IA nel 2021 è stato di circa 93,5 miliardi di dollari, più del doppio dell'investimento privato totale nel 2020.
In base all’ultimo report presentato dall’Osservatorio Artificial Intelligence 2022 del Politecnico di Milano, in Italia il giro di investimento realizzato dal comparto ha toccato i 380 milioni di euro nel 2021, il 59% delle imprese ha all’attivo un progetto inerente all’AI, mentre per le PMI la percentuale arriva al 6%.

Esperti e accademici riconoscono che siamo in una fase di transizione senza precedenti: ogni settore dell’economia è interessato dalle innovazioni indotte dall’uso sempre più esteso di big data e intelligenza artificiale.

L’esigenza comune di attraversare l’attuale fase di transizione

L’eccezionalità di questa fase di transizione deriva anche dalla enorme accelerazione causata da molteplici concomitanti straordinari fattori di cambiamento come la pandemia e il conflitto fra Russia e Ucraina.
Il Covid ci ha insegnato ad affrontare una crisi sistemica che, dopo aver minato la salute delle persone e la tenuta dei sistemi sociali e sanitari, ha dipanato effetti considerevoli sull’economia globale, su imprese e consumatori, su istituzioni e cittadini.
Il post-Covid sta evidenziando quanto il rebound economico sia composto da una metà illuminata – la crescita di fiducia, consumi e PIL – e da una metà decisamente più in ombra, dove si cumulano mismatch tra domanda e offerta (di beni, servizi e competenze), colli di bottiglia e discontinuità nella logistica e nei trasporti, spinte inflazionistiche.
Il conflitto in Ucraina ha determinato una fortissima destabilizzazione a livello internazionale, tanto che i paesi dell’area euro-atlantica nel recente vertice NATO di Madrid hanno definito nuove strategie di difesa non solo verso la Russia stessa, ma anche verso la Cina: i repentini cambiamenti sul piano geopolitico e militare mostrano all’evidenza embarghi e sanzioni, shortage di materie prime e commodity energetiche, con nuove dinamiche inflattive di incerta durata.

In tali scenari trova pieno diritto di cittadinanza anche un altro fattore di cambiamento di crescente pressione, cioè quello determinato dagli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile, i quali hanno una validità globale, riguardano e coinvolgono tutti i Paesi e le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e della cultura.
Ecco perché è generalmente riconosciuto che viviamo una fase di transizione senza precedenti nella quale si afferma o sopravvive chi, modificando strategie e trasformando processi operativi, applica tecnologie di intelligenza artificiale con tempestività ed efficacia per affrontare le sfide imposte da cambiamenti talora insospettabili per rapidità e impatti.

Un cambiamento pervasivo ma che non potrà sostituire l’apporto umano

Nel Final Report della National Security Commission on Artificial Intelligence (2021), la commissione nominata dal Congresso USA e presieduta da Eric Schmidt, ex Ceo di Google, si sostiene che nessun riferimento storico coglie l'impatto dell'intelligenza artificiale: l'IA non è una singola tecnologia, né è paragonabile a una tecnologia generica come l'elettricità. Tuttavia, ciò che Thomas Edison disse dell'elettricità, racchiude ed esemplifica il futuro dell'IA: “è un campo di campi … custodisce i segreti che riorganizzeranno la vita del mondo." La valutazione di Edison veniva da una umile riflessione: percepiva che tutto ciò che aveva scoperto era di minima portata rispetto alle possibilità che gli apparivano.

Nonostante le crescenti tensioni geopolitiche, gli Stati Uniti e la Cina hanno registrato il maggior numero di collaborazioni internazionali nelle pubblicazioni di IA dal 2010 al 2021, aumentando di cinque volte dal 2010.

La ricerca e lo sviluppo sono una forza integrale che guida il rapido progresso dell'IA. Ogni anno, un'ampia gamma di esperti e accademici, industriali, esponenti di governo e della società civile si confronta e contribuisce allo sviluppo dell’IA tramite conferenze, articoli di riviste specializzate e altre pubblicazioni relative all'IA o su particolari sotto argomenti (riconoscimento delle immagini, elaborazione del linguaggio naturale, sviluppo di librerie di software open source, applicazioni nei processi industriali).

La sempre più estesa applicazione dell'IA nella vita di tutti i giorni, in tutti i settori e in tutto il mondo, genera peraltro numerose domande su come l'IA stia plasmando l'economia e l'etica e, al contrario, su come l'economia e l'etica si stiano adattando all'IA.
Come dice Federico Faggin, uno dei più grandi inventori italiani, padre del microprocessore, è vero che un chip fa un miliardo di moltiplicazioni al secondo mentre noi ne facciamo una al minuto, ma nell'essere umano c'è qualcosa di irriducibile, qualcosa per cui nessuna macchina potrà mai sostituire l’uomo.

L’Associazione, dunque, nella consapevolezza dell’eccezionale momento storico, potendo usufruire di preziosi contributi di prestigiosi rappresentanti del mondo accademico e industriale, pone al centro di un ampio dibattito gli scenari presenti e futuri che riguardano il mondo industriale e assicurativo in termini di rischi e opportunità alla luce dell’ecosistema digitale, con una attenzione al quadro normativo in fieri e ai temi etici e sociali.


Salvatore Lampone
Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di ANRA


Fonte: RM News n.83 - Ottobre 2022